In occasione dell'assemblea annuale di PatriMont-Svizzera, Anna Jenni, responsabile del progetto presso il FiBL, ha parlato dei risultati dei primi due anni (2022-23) del progetto sulla felce aquilina. È noto che i maiali neri delle Alpi mangiano volentieri la felce, anche se in realtà è velenoso. Non mostrano alcun disagio e possono essere utilizzati per sopprimere la crescita eccessiva del salice nelle Alpi. Gli studi dell'Istituto di ricerca sull'agricoltura biologica (FiBL) hanno ora dimostrato che il veleno non viene immagazzinato nell'organismo e che i prodotti del maiale sono innocui. Un vantaggio davvero sorprendente di questa razza suina adatta alla montagna.